Migliorare le prestazioni degli impianti industriali
Il revamping tecnologico si presenta come una strategia fondamentale per migliorare le prestazioni degli impianti industriali. Questa pratica comporta l’aggiornamento e il perfezionamento dei processi esistenti, portando con sé una serie di benefici significativi.
Innanzitutto, il revamping contribuisce in modo sostanziale a prevenire le interruzioni dell’impianto. L’introduzione di tecnologie moderne riduce drasticamente il rischio di fermo dovuto a materiali usurati o a malfunzionamenti, garantendo una maggiore continuità operativa.
La sicurezza del personale e il rispetto delle normative ambientali costituiscono un altro aspetto fondamentale. Un’operazione di revamping può concentrarsi su miglioramenti volti a garantire la sicurezza dei lavoratori e a conformarsi alle nuove regolamentazioni ambientali, promuovendo una produzione più sostenibile.
L’OEE viene notevolmente potenziato grazie all’adozione di soluzioni all’avanguardia. Questo si traduce in un aumento dell’efficienza e della qualità della produzione, senza compromettere la struttura di base dell’impianto.
Un ulteriore vantaggio è l’estensione del ciclo di vita dell’impianto. Mantenendo gli impianti aggiornati all’interno del processo produttivo, si evitano cali nella qualità e nella produttività dovuti all’obsolescenza.
Infine, il revamping tecnologico porta con sé una riduzione significativa dei costi. Sostituire processi tecnologici obsoleti con soluzioni moderne permette all’impianto di iniziare una nuova fase produttiva con notevoli risparmi sulla manutenzione e sui costi operativi.
In conclusione, il revamping tecnologico rappresenta un’opportunità chiave per ottimizzare la produzione industriale, migliorare la sicurezza e ridurre i costi, garantendo una maggiore efficienza e sostenibilità nel lungo termine.
L’oggetto della migrazione
In primo luogo è molto importante identificare cosa sarà oggetto di migrazione: Il Plc, lo Scada, il sistema di motion control, i sensori, gli attuatori o l’impiantistica? L’upgrade è di tipo hardware, software o entrambi? E’ di tipo elettrico, software, meccani- co, pneumatico? E’ richiesta l’installazione di nuovi sistemi o componenti, quali robot, inverter, motori, sensori?
La pianificazione è fondamentale in qualsiasi strategia di migrazione. Per rendere il revamping un progetto di successo, è opportuno identificare gli obiettivi, creare una sequenza temporale del progetto, identificare in via preliminare eventuali rischi, e predisporre soluzioni per mitigare i possibili rischi, come di seguito descritto.
Analisi: sviluppare una comprensione solida con il sistema
Prima di iniziare un progetto di upgrading è opportuno avere una conoscenza approfondita del funzionamento: ad esempio, conoscere l’architettura del sistema, come sono raggruppate le apparecchiature, i bus di campo utilizzati, cosa controllano i Plc e come lo fanno, le funzioni dello SCADA, le modifiche intervenute nel corso del tempo, la documentazione a disposizione ed il grado di aggiornamento della stessa.
Anche se esistono i documenti di progettazione originale, questi documenti devono essere rivisti a fondo rispetto all’attuale funzionamento del sistema poichè negli anni potrebbero essersi verificate variazioni.
Disporre di una conoscenza dettagliata del sistema aiuta a mitigare i rischi, a ridurre di tempi di fermata e forse anche a risparmiare denaro non aggiornando i componenti che non ne hanno davvero bisogno.
Dedicare il tempo necessario alla fase di analisi è il miglior investimento per garantire il successo di un progetto di migrazione.
Pianificare i tempi di fermo
In una migrazione, qualsiasi tempo di inattività degli impianti rappresenta una perdita. Pertanto, è necessaria una pianificazione e un coordinamento perfetti per ridurre al minimo la fermata. Un modo per ridurre i tempi di inattività è considerare la possibilità di suddividere l’impianto completo in più sotto- sistemi sui quali fare singoli aggiorna- menti con tempi di fermata più ridotti. Un altro modo è pensare a quanta parte della migrazione si può realizzare in parallelo al sistema esistente. Spesso, è possibile ridurre al minimo i tempi di interruzione installando nuove apparecchiature vicino a quelle esistenti.
Un’altra opzione è considerare di pianificare gli interventi, per quanto possibile, durante i tempi di fermata pianificati (ad esempio in periodi estivi).
Test preliminari
Quando possibile, è sempre meglio testare la soluzione in uno scenario a basso rischio piuttosto che direttamente sull’impianto. Si può creare un ambiente di test e simulazione ricostruendo una versione in miniatura del sistema, con un’architettura ed una configurazione composta da hardware simile o uguale a quello del sistema finale.
Un’altra alternativa, per progetti a rischio molto elevato, può essere l’utilizzo delle tecnologie di virtualizzazione, ed il concetto di “gemello digitale”. Questo approccio prevede lo sviluppo di un modello software dell’impianto ed il test del nuovo software e hardware su un modello virtuale, prima che avvenga l’aggiornamento fisico. Questo può essere costoso, ma spesso il costo è giustificabile se ponderato dai costi di commisioning o di tempi di inattività dovuti ad imprevisti.
Puoi approfondire dei nostri casi di successo: “Dare nuova vita agli impianti” e “Come il revamping del sistema di gestione e controllo migliora la produzione”
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